"la giungla dei desideri"

Pubblicato il da aliceciango.over-blog.it

Non riuscii a stare senza te.

Infinitesimali paragoni con qualsiasi essere, resero il mio cammino lontano dal tuo, tortuoso, buio, animato di spine e di alberi che ebbero tronchi simili al tuo busto, di foglie del dolce colore dei tuoi capelli, di sassi tondeggianti affini ai tuoi occhi, e alla tua anima, statici, inespressivi come te ora. Gli occhi che fanno più male di tutte le spine, che io incontrai.

Decisi di lasciarmi, in quel giorno e in quell’ora il sentiero mi parve illuminato, come se alla fine sarei riuscita a dimenticarti, percorrendo salite con fatica e bagnandomi le guance da piogge incessanti.

Questo sentiero fu maledetto, ogni infernale giorno incontrai mille bestie che affannose di sesso mi cercavano, fui la loro preda.

 fu un sentiero buio, dove il nostro amico amore non è mai parso. Esso stava nell’itinerario accanto, quello pieno di girasoli, quello illuminato, dove il libero arbitrio è il re, quel percorso che tu abbandonasti perché è tanto sconosciuto e tanto bello.

Continuai imperterrita a scalare montagne rocciose, dove scivolai ogni metro, e con estremo sudore risalii, volgendo il mio sguardo in alto, lì dove c’era la cima, dove c’era un’uscita che non volli sapere dove mi portò.

Sapevo che quando il cammino sarebbe terminato,  non sarei più riuscita a volgermi indietro… ma giuro, giuro su tutte le stelle che dio ha creato, che quando starò li, in un secondo mi volterò, distrutta, con una lacrima in viso ti penserò, guarderò lì  la mia immagine dei tuoi occhi che mi è rimasta, come non ho mai fatto prima: Un dolce addio, una lacrima sulle mie guance e un sorriso fra le mie labbra.

Felice ed emozionata per il termine del viaggio e immensamente triste perché il mio amore per te sarà cessato, ti avrò dimenticato, lo abbandonai tra le crepe di un’immensa faglia, lì dove è tanto buio.

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